VENOM 2: SERKIS SELVAGGI, HARDY PROATTIVI E FUTURI INCERTI

Dite la verità eravate in astinenza.

Tranquilli, non mi riferisco ai miei articoli, ma semplicemente di news sulla versione cinematografica del nostro simbionte preferito, ovvero il sequel di Venom.

E' a qualche giorno infatti che è stato finalmente rivelato chi sarà il regista dietro la camera che dirigerà il prossimo main event di casa Sony: sto palrando di Andy Serkis

Già proprio lui, il "ragazzo" cresciuto o pane e motion capture. Dopo infatti un primo colloquio con i produttori della casa di produzione nipponica, il buon Serkis è riuscito ad ottenere il tanto famigerato scranno del regista con tanto di altoparlante e sciarpa intorno al collo. 

Ma siamo sicuri che si sia trattato di una buona/cattiva scelta?

Riflettiamoci su. 

CI SONO DEI PRO....

La prima cosa su cui vorrei farvi porre l'attenzione è la "velocità" con cui si è giunti alla scelta di un regista che, possiamo dirlo, accontenta un pò tutti. 

Accontenta prima di tutto i fans, non tanto per le doti del regista o il suo passato con il personaggio quanto per la storia ed i ruoli che l'attore inglese si porta alle spalle. Come già ho ricordato più e più volte stiamo parlando comunque di un attore che ha dato le movenze ad alcuni dei personaggi più famosi degli ultimi 20 anni della storia del cinema. Stiamo comunque parlando di un attore che ha partecipato quasi a tutti i più grandi brand della storia moderna del cinema e ha dato le movenze a signori personaggi quali Gollum (nella saga de Il signore degli Anelli e de Lo Hobbit), a Cesare (nella saga de Il Pianeta delle Scimmie), al Supremo Leader Snoke (nell'ultima trilogia di Star Wars), Ulysses Klaue (nella saga degli Avengers) e molti molti altri. 
Come si fa a non amarlo? Questo parlando solo delle sue interpretazioni e senza considerare comunque il grande rispetto che ha sempre avuto verso le relative fanbase dei film a cui ha partecipato e a cui ha sempre dedicato particolare attenzione. 

Accontenta il cast e non è sicuramente qualcosa da poco. Sappiamo tutti cosa è successo nel primo film di Venom e di quanto lo stesso Tom Hardy sia rimasto in parte "scottato" dalla cancellazione di numerose scene in post-produzione e dal cambio netto di tono che ha assunto il film prima dell'uscita nelle sale. Inserire un regista come Serkis, che tra l'altro già conosce Tom da lungo tempo, avrà sicuramente aiutato a rasserenare gli animi ed in parte, ma questo dipenderà dalla fermezza del regista inglese, a dare maggiore forza alle proposte che Tom ha già presentato alla Mercel in fase di stesura della sceneggiatura. 

Accontenta la produzione. Si perché si ritrovano fra le mani un regista si esordiente, quindi sicuramente meno pretenzioso e caro di un regista già affermato, ma anche ampiamente conosciuto dal pubblico (su questo la Sony è maestra), con una grandissima esperienza nella gestione e nell'utilizzo del motion capture e degli effetti speciali, elemento che tra l'altro era stato particolarmente criticato nel rimo film e bollato come "vecchio stile". Soprattutto quest'ultimo elemento non è da sottovalutare, visto la grande importanza che avrà la motion capture,nello specifico e gli effetti speciali in generale, nella gestione anche di elementi come la fotografia o anche il montaggio finale. 

Accontenta il regista. Fino ad ora Serkis ha avuto a che fare solo con filmetti (Breathe, una commediola romantica abbastanza insipida e sicuramente poco ispirante e Mowgli: il Libro della Giungla). Non ha mai avuto per le mani la gestione di un film così atteso ed amato, dai fans del personaggio, come Venom. Le aspettative sono alte e anche se il primo film ha dato una certa solidità all'universo cinematografico Sony, un ulteriore successo di incassi potrebbe proclamare in maniera definitiva la nascita di questo nuovo brand sul mercato mondiale. Per capirci, è la grande occasione che Serkis ha per farsi notare definitivamente come regista e per poter dare finalmente una sua impronta su un brand che ha bisogno di ispirazione per differenziarsi dai fortissimi competitor già esistenti (no, MCU stai buona, non palavo di te). 

...MA ANCHE DEI CONTRO

Il fatto è che non è tutto rose e fiori. 

La verità è che guardando con un occhio più cinico, possiamo facilmente ribaltare la medaglia e vedere che la scelta di Serkis potrebbe avere ben altre origini e ben altre conseguenze. 

Prima di tutto ammettiamolo: ci stiamo basando sulla speranza e sulla simpatia che abbiamo per un personaggio pubblico. Si, perché non abbiamo oggettivamente le basi per poter dire se Serkis sia o non sia un bravo regista, soprattutto per un film "importante" come questo o su cui comunque c'è una grande attesa, sia da parte del pubblico che da parte della produzione. 

Inoltre, immaginiamo di essere nei panni di una major come la Sony. Ho l'esperienza di un film, Venom, che ha avuto un enorme successo di pubblico, ma è stato quasi demolito dalla critica. Scelgo quindi un regista come Serkis che, per i motivi che ho già anticipato, è molto amato dal pubblico, ma  abbastanza ignorato dalla critica di settore. E' chiaro che vogliano tentare di ripetere il successo del primo film (per questo hanno lasciato ancora una volta la Mercel a "capo" della stesura della sceneggiatura).
Cosa faccio allora per garantirmi il successo? Scelgo un regista apprezzato dal pubblico, ma ancora in erba, così se vorrò imporre le mie idee in fase di post-produzione o addirittura prima, avrò meno grattacapi. 

Tutto dipenderà da che tipo di idea iniziale avrà Serkis per questo nuovo film, ma soprattutto quanto riuscirà a farsi valere rispetto alle aspettative dei produttori, che come sappiamo, sono quelli che hanno imposto la maggior parte dei tagli nel primo film (Maledetti). 

Del resto ragazzi siamo agli inizi. La sceneggiatura è in fase di stesura e Serkis non ha avuto ancora il tempo di confrontarsi neanche con il cast. Dobbiamo come al solito attendere.

Dal mio canto sono molto contento della scelta fatta. Ho sempre apprezzato il lavoro di Serkis lui in quanto attore è riuscito a ricucirsi una professionalità riconosciuta da tutti. Del resto non a mio parere non sarà la regia il vero problema del film, quanto la sceneggiatura e gli eventuali tagli post-produzione. La cosa che mi preoccupa un pò è proprio il fatto che non si sà quanto Serkis riuscirà a far valere le proprie idee e la propria visione ma non ci resta solo che aspettare.

Per ora possiamo solo rivolgere le nostre preghiere ad un solo individuo.


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