VENOM: L'ORIGINE E LA SUA CREAZIONE -PARTE 1-

"We are Venom

"Noi Siamo Venom"

Ho riflettuto tantissimo su questo slogan e ancora adesso mi colpisce.

Certo, sicuramente sarà stato scelto da un cinico gruppetto di hipster con il pizzetto a punta, il caffé di Starbuck in una mano ed l'Iphone dall'altra che hanno studiato per anni come infinocchiarci, ma il motivo per cui sono rimasto colpito da questa scelta è in realtà un altro. 

Quando si parla di Venom la prima cosa che si legge in giro per il webbe o che si sente dire al è:

"Ecco Venom. La creatura nata dalla mente di David Michelinie e dalla matita di Todd McFarlane....". 

In realtà non è così. 

La storia del vestito alieno più di tendenza e prolifico del Marvel Universe è più complessa di quello che si pensi e soprattutto nasce dalla passione dei fans dell'Uomo Ragno.

Andiamo con ordine.

Erano i ruggenti anni '80 ed esisteva un unico e grande protagonista nella casa delle idee: Spider-Man.
In quel periodo era ovunque. Serie animate, merchandise, fumetti. Era il supereroe più amato della casa delle idee. Una punta di diamante che aveva aperto una breccia nelle menti dei fans e che aveva trovato un posto fisso nel loro cuore.

Nel 1981 la Marvel decise che era giunto il momento di trovare delle idee nuove e fresche, soprattutto per l'arrampicamuri. Le avventure andavano benissimo ma il caporedattore dell'epoca, Jim Shooter, era preoccupato. A causa soprattutto della serie animata, l'Uomo Ragno era diventato l'idolo di una schiera di giovani e giovanissimi ma i fans di vecchia data incominciavano ad allontanarsi dal loro vigilante di quartiere preferito. Per questo decise di organizzare un concorso per raccogliere proprio alcune idee dalla fanbase. Le più originali sarebbero potute entrare a far parte di diritto nell'albo ufficiale. 

Tra i numerosi partecipanti, spiccò l'idea di un fan di vecchia data dell'Illinois, Randy Schueller. Poche righe che però misero le basi della storia mondiale dei fumetti.

Più o meno la proposta recitava:

"Penso che sarebbe veramente fico se Spidey avesse avuto bisogno di aggiornare i propri poteri ed anche il suo aspetto, così ho pensato che Reed Richards potrebbe creare un costume con le stesse molecole instabili usate per quelli dei FF. Le molecole potrebbero penetrare nei pori di Peter e permettergli di aggrapparsi meglio alle pareti. Potrebbe aumentare le sue capacità di circa il 25% o qualcosa del genere!"

Quella proposta così semplice ma piena di infantile passione segnò un momento chiave per la storia di Peter Parker e le sue avventure. 

Più o meno la reazione di Jim Shooter fu: "Ma certo!!! Perché non ci ho pensato prima!". 

In quel periodo il caro Jim aveva già pronto lo script per Secret Wars, ma cercava un'idea originale proprio per Spider-Man. Un colpo di scena che potesse riaccendere la curiosità dei lettori. La proposta di Schueller di creare un nuovo costume per l'arrampicamuri, era perfetta.

Così nel 1982, in una lettera di risposta indirizzata a Randy, senza giri di parole, propose al fan dell'Illinois di vendere la sua idea per 220 $. Ovviamente avrebbero cambiato in parte la trama proposta da Randy, ma gli avrebbero inviato in anteprima lo script con la nuova versione.

Ovviamente Randy accettò senza alcuna pretesa (a mio avviso, avrebbero potuto anche solo proporgli di inviargli lo script originale e avrebbe comunque accettato la proposta, dilettanti!). 

Il primo a lavorare sulla proposta di Schueller fu Tom De Falco. Subito, però, il talentuoso redattore si  rese conto che c'erano alcuni problemi da dover superare, tra cui il più importante era sicuramente come mostrare e giustificare l'incremento di abilità di Spider-Man con il nuovo costume.

In un'intervista fu lo stesso De Falco che rivelò:

"Mi misi in contatto con Randy e lavorammo a lungo per cercare di inserire le sue idee in una trama avvincente e pubblicabile, con un'inizio, un intermezzo ed una fine. Abbiamo lavorato e cercato di superare diversi ostacoli, con diversi tentativi, ma alla fine ci arrendemmo."

Nel 1983, con Secret Wars alle porte, si decise di proseguire con l'idea di cambiare il costume di Peter e ,tra tutte le proposte arrivate, alla fine vinse il design di Matt Zeck (che fu poi leggermente modificato da Rick Leonardi).

Citando un orribile film del 2008 "E Venne il Giorno".

A Dicembre 1984 uscì per la prima volta Secret Wars #8, data ritenuta da molti come l'ufficiale prima apparizione dello Spider-Man con il costume nero (in realtà era apparso anche in alcuni numero precedenti di The Amazing Spider-Man, ma stiamo qui a sottilizzare, dai). 

In questo numero Spider-Man, per riparare il proprio costume distrutto utilizza una macchina aliena in grado di creare dei costumi speciali creando il famoso costume nero.  

Ora, però, si poneva un enorme problema per la Marvel: Cosa era quel costume e che tipo di power-up avrebbe fornito all'arrampicamuri? 

Apriti cielo.

Da sinistra a destra: Tom De Falco e Jim Shooter

Furono momenti un pò convulsi. Shooter chiese a De Falco di trovare una soluzione e di proporgli delle idee sulle origini del costume e su cosa realmente consentisse di fare. 

Per la prima volta apparve la magica parola: Simbionte.

De Falco era fortemente convinto che il costume dovesse essere in realtà una sorta di entità viva che viveva in simbiosi con Peter e che era in grado di potenziare le già straordinarie capacità dell' Uomo Ragno. Anche se non ne fu entusiasta, Shooter accettò la proposta. 

Ora bisogna fare un breve passo di lato. 

Siamo negli anni "Oscuri" dei fumetti. La famosa "Dark Age". Incominciarono a nascere personaggi e storie come quelle di Punisher, The Dark Phoenix SagaWatchmen e The Dark Knights Returns. Spider-Man subì tantissimo queste influenze. Con l'arco del costume alieno Peter Parker aveva mostrato il lato più disumano, oscuro e se vogliamo malvagio di sè (anche il più interessante a dirla tutta).

Era giunto, però, il momento di separare Peter dalla sua controparte aliena così, in The Amazing Spider-Man 258# Reed Richards riesce con l'aiuto della Torcia Umana a staccare il costume da Peter, mostrando per la prima volta la sua vera natura, ovvero che si trattava di un vero e proprio essere vivente. Successivamente il costume scapperà dalla sua prigione, ne Fantastic Four 274#.

Un vestito volante nei cieli di New York. Ecco cosa ha portato una semplice lettera scritta da un fan. Ancora non esiste il Venom che conosciamo. Ancora non si sa nemmeno cosa dovrà diventare quel costume sfarfallante nel cielo. Ma oggi sappiamo che tutto è partito dalla passione di qualcuno che come noi voleva dare il proprio contributo per rendere ancora più incredibili le avventure del suo beniamino.

Capite ora perché "We Are Venom" assume tutto un altro significato?

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