(SPARTI) AQUAMAN: TRA HAWAIIANI SCULTOREI E GENOCIDI FUORI CONTROLLO
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Aquaman segna un vero e proprio spartiacque nella gestione dei cinecomics targati Warner/DC.
Un vero e proprio (SPARTI)Aquaman (oh oh oh... ok, mi sotterro da solo).
C'era d'aspettarselo del resto. Dopo gli eventi catastrofici dei precedenti capitoli (sia chiaro non sto parlando di Steppenwolf, ma di come è stato gestito il tutto), doveva assolutamente esserci un cambio di rotta. Come sarebbe avvenuto questo cambiamento, ancora non ci era dato saperlo.
Del resto se siete dei fans dello Snyder's Universe e vi approcciate a questo film con la curiosità di chi si chiede "Ma dopo quello che è successo come riprenderete l'Universo DC?"... non avrete assolutamente risposte.
E' un continuo evitare l'argomento, come quando avete visto l'ultima puntata di Stranger Things ed il vostro partner, avendo visto la cronologia delle visualizzazioni di Netflix, vi chiede perché l'ultima puntata è già stata vista e voi, merde, continuate ad evitare il discorso, codardi che non siete altro.
E' un continuo evitare l'argomento, come quando avete visto l'ultima puntata di Stranger Things ed il vostro partner, avendo visto la cronologia delle visualizzazioni di Netflix, vi chiede perché l'ultima puntata è già stata vista e voi, merde, continuate ad evitare il discorso, codardi che non siete altro.
Ecco Wan fa questo.
A ogni domanda del tipo "Quindi con Steppenwolf.." lui risponde "Si, si ok, ma hai visto com'è bella Atlantide....Và là, le meduse stile Avatar, belle eh?.... Ok, ma non ti distrarre che ho messo una scena super figa con i mostri marini stile Lovecraft.... Dai, basta Justice, và che figo il bus a forma di balena!!!".
Tutto uno sviare l'attenzione, una continua mossa Kansas City che catalizza l'attenzione su quello che succede e non su quello che è già successo, giustamente.
A ogni domanda del tipo "Quindi con Steppenwolf.." lui risponde "Si, si ok, ma hai visto com'è bella Atlantide....Và là, le meduse stile Avatar, belle eh?.... Ok, ma non ti distrarre che ho messo una scena super figa con i mostri marini stile Lovecraft.... Dai, basta Justice, và che figo il bus a forma di balena!!!".
Tutto uno sviare l'attenzione, una continua mossa Kansas City che catalizza l'attenzione su quello che succede e non su quello che è già successo, giustamente.
Ora sappiamo che anche i supereroi DC fanno battutine, sanno ridere e possono essere fanciullescamente spettacolari.
Perché Aquaman è questo. Un enorme regalo che viene fatto hai fans più giovani, quelli smaliziati, quelli che non giudicano ogni singolo dettaglio del vestito di Aquaman o della storia dei 6 regni sottomarini.
Però, peccato.
Sia chiaro non è un'accusa o un "doveva essere diversamente". E' solo un personalissimo sfogo. Avevo talmente amato quel mondo fatto di uomini/dei che decidono dell'esistenza umana, quel tono solenne, quella voglia di mostrare anche il lato debole, umano e allo stesso tempo divino dei supereroi, che vedere la nuova direzione artistica che con ogni probabilità prenderanno le loro future pellicole, mi ha fatto tirare un malinconico sospiro.
Detto questo, però, Aquaman è spettacolo allo stato puro. James Wan è riuscito a fondere insieme in un unico calderone talmente tanti elementi, in un modo così naturale e semplice, da rimanere quasi di sasso.
I riferimenti al mondo MCU ci sono.
Soprattutto la colonna sonora e alcune scelte visive che gridano palesemente "SONO STATO ISPIRATO ANCHE IO DAI GUARDIANI DELLA GALASSIA! AMATEMI!" sono stati, però, rielaborati in un modo così personale e originale che non fanno assolutamente pesare la cosa.
Soprattutto la colonna sonora e alcune scelte visive che gridano palesemente "SONO STATO ISPIRATO ANCHE IO DAI GUARDIANI DELLA GALASSIA! AMATEMI!" sono stati, però, rielaborati in un modo così personale e originale che non fanno assolutamente pesare la cosa.
Devo dire che ho amato tantissimo le scelte che ha fatto nei momenti più horror (del resto è da li che viene Faccia da schiaffi Wan) dove ha scelto delle inquadrature e delle atmosfere veramente d'impatto. (La piccola chicca del libro di Lovecraft "L'orrore di Dunwich" subito all'inizio del film è stata proprio una bella chicca).
E Aquaman/Drogo? Beh, il ruolo sembra cucito apposta per lui.
Non credo che sia stato un caso. In alcuni momenti sembrava davvero che Momoa non stesse recitando, ma aveva una spontaneità tale che volevo quasi alzarmi dalla poltrona per spararmi un selfie insieme a lui. Un ruolo assolutamente cucito sull'attore. Anche il resto del cast regge benissimo il confronto.
Il Top/Flop del film sono senz'altro Black Mantha (Yahya Abdul-Mateen II) e Atlanna (Nicole Kidman).
TOP: Black Mantha - Finalmente uno Yog Sothoth di cattivo a cui è stato dato un motivo credibile per diventarlo. Non ci vuole un'intero film alla Nolan Style, per rendere un nemico un'icona. Bastano una buona motivazione e delle linee di dialogo credibili ed anche il più banale e assurdo dei villain può assumere un certo pessore. Bravo Wan, ti meriti uno scappellotto.
FLOP: Atlanna - No, davvero, Nicole è una bellissima donna (mai quanto te Eva Green, sei unica) ma penso di aver visto sul suo volto in tutta la sua carriera al massimo 2/3 espressioni e una era sicuramente al Jimmy Fallon Show, quindi non so neanche se contarla. Messa poi in un film d'azione è come prendere una top model professionista e farla combattere nel main event di Wrestlemania. Può essere sicuramente bellissima ma qualcosa comunque non ti torna.
La trama è l'elemento che, a mio avviso, scricchiola un pò di più. Tutto sto continuo cambio di scenari, ambienti e toni, fanno risultare alcuni momenti del film veramente ridicoli. Se da un lato i momenti più horror/cinefumettistici riescono a mantenere un ritmo vivace e veloce, catturando sempre l'attenzione dello spettatore, vuoi con uno scenario da capogiro, vuoi con degli effetti speciali degni di un cinecomics che si rispetti, vuoi per delle scelte WTF che l'apocalisse a confronto è un' apericena mal organizzata, lo stesso non riescono a fare i momenti più puramente avventurosi.
SPOILER ALERT
Ad esempio quando giungono nel Regno dei Desertidi o quando arrivano in Italia. Ok, sono dei momenti di passaggio per la trama principale, ma se nel regno dei desertidi, pur avendoci regalato una delle battute più Trash della storia dei cinecomics mondiali, è uscita fuori una scenetta alla "Indiana Jones" imbruttito e alquanto ridicola.
Per non parlare di quando arrivano in Italia. Tra poesie di D'Annunzio che passano nelle mani degli Atlantidei, statue romane che sembrano prese dal set di Mary Poppins ed indizi che Dan Brown si sta rivoltando nello studio, il pressapochismo raggiunge livelli epici.
La cosa cambia drasticamente nella parte finale, quando finalmente Aquaman diventa il supereroe che conosciamo e con estrema nonchalance chiama a sé l'intera fauna marina dei sette mari con in più un Mostro Ciclopico che l'Atlantideo bastardizzato sembra dire:
"Porco Dagon, il primo che mi ridicolizza ancora su internet gli faccio fare una colonoscopia dal mio amichetto qui sotto".
"Porco Dagon, il primo che mi ridicolizza ancora su internet gli faccio fare una colonoscopia dal mio amichetto qui sotto".
Una cosa talmente spropositata e galvanizzante che preso da stà rivincita da prestazione dalle proporzioni bibliche l'eroe dei due mondi hawaiiano non si rende neanche conto di aver trucidato 1/4 della popolazione sottomarina, tra animali usati come kamikaze per far esplodere macchine da guerra atlantidee e non e abitanti dei sei regni trucidati dagli amici del nuovo Ocean Master.
Roba da chiedere l'intervento dell'ONU immediato.
FINE SPOILER
Alla fine della fiera bisogna dirlo. Questo tipo di brand funziona. Meno menate esistenzialistiche, più birra e luci stroboscopiche ed il film schizza nella vendite ai box office mondiali. Non c'è trippa per gatti.... o mangime per pesci.... Credo.
Aquaman diventerà senza ombra di dubbio il modello portante del brand Warner/DC dei prossimi anni.
Giustamente, a mio avviso.
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