PREDATOR: UNA STORIA DI LUCERTOLE ROSSE, VAN DAMME INCAZZATI E SHANE DISPERATI


Ora.

Io capisco che puoi aver avuto i tuoi problemi.

Che nella versione mostrata ai produttori poteva esserci qualche scenetta comica di troppo. Che avrai dovuto togliere qualche scorreggina che non ci stava con il tono del film. Che hai dovuto cambiare il reboot in un sequel. Le prime recensioni che non sono proprio positive.

Ma che cazzo, Shane.

Sta storia di Steven Wilder Striegel te la potevi proprio risparmiare. Bisogna essere proprio stronzi per ingaggiare un attore iscritto nel registro dei sex offender, tra l'altro per aver tentato di adescare una minorenne.

 No n.. non ti sto giudicando. Dai... non ti disperare. Siediti. Ti preparo un caffè.

Comunque tranquilizzati. La saga di Predator ha avuto da sempre migliaia di problemi. Fin dal primo film.

Come non ti ricordi? Cazzo eri li.

Vabbè stai fuori. Lo capisco.

Fa una cosa dai, mi fai pena in queste condizioni. Rilassati, siediti che ti rinfresco la memoria, và.

Ti ricordi come doveva essere l'alieno? chi doveva interpretarlo e tutti i casini che sono successi?

Maronna Shane, però... Sveglia, eh!!! Aiutami ad aiutarti!!
Chi doveva essere l'attore nel costume dell'alieno? Dai... ci sei... era belga...

Si, Jean-Claude Van Damme!!!

Oooooh, finalmente.

Ti ricordi che doveva essere lui l'attore dentro il costume del Kraven spaziale, ma alla fine si decise (grazie ad Hastur) di cambiare il design del cacciatore interplanetario? No?

Ok dai ti rinfresco la memoria.

Hai ragione. In effetti, la storia era più complicata.

Tutto naque da quella battuta.

Eh si, proprio quella chiacchiera da bar di Joel Silver. Ti ricordi di Joel, si? Eh bravo il produttore del film (cazzo, però, quando si tratta di gente con i soldi la memoria torna subito vedo).
Stava cercando un nuovo soggetto dove poter inserire Arnold "Bicipite d'oro" Schwarzenegger, in piena ascesa dopo il successo di Commando. In quel periodo, tra i produttori di Hollywood girava una battuta che più o meno faceva così:

"Who would fight Rocky Balboa after his 1985 clash with Russian boxer Ivan Drago? An alien from outer space?"

Eh lo so, sembra quel gioco che fa Peter Griffin con i suoi amici all'Ostrica Ubriaca, però che vuoi, erano gli anni 80. Era tutto un baffi, machismo e pallottole. Erano altri tempi.


Comunque, tornando a noi, quella battuta....

No, non quella degli uccellini che raccontavi sull'elicottero!

Diamine Shane, concentrati!

La battuta su Rocky, fu la scintilla che diede il via alla stesura della sceneggiatura di Hunter.

Si, Hunter, era il nome del film prima che venisse rinominato Predator, sempre dei fratelli Jim e John Thomas

La storia era pronta ma c'era un punto che non era stato ancora definito: St'alieno, come doveva essere?

L'intenzione iniziale era quella di creare un cacciatore simile ad un ninja, un concept completamente diverso da quello che poi darà vita al Yautja moderno. Doveva essere rapido, furtivo, letale. Di conseguenza serviva uno stuntman o un attore che fosse veloce e agile con un minimo di prestanza fisica, un minimo di atleticità. Ma allo stesso tempo, non doveva essere costoso. Era comunque un film a basso budget.

Mica come il tuo. No, scusa hai ragione. La smetto.

Arrivò il nome: Jean-Claude Van Damme

In quegli anni, Van Damme era un giovane attore alle prime armi, che ancora non aveva avuto l'occasione per spiccare e mostrare le sue abilità da spartigambe professionista. Quindi accettò volentieri di entrare a far parte del cast.

E Grazie. Aveva l'occasione per partecipare ad un film con Schwarzenegger degli anni d'oro.

Mica pizza e fichi.

Peccato che non aveva capito proprio niente del progetto. O meglio quel furbastro di McTiernan lo aveva presentato in maniera "leggermente" diversa.

In un'intervista fatta a Starlog Magazine nel 1989 Van Damme disse:

“They said I would be in a tight leotard with half-human, half-animal makeup on my face."

Della serie "Tranquillo, hai presente Renato Zero? Ecco più o meno il costume sarà così". Che io avrei avuto comunque i miei dubbi.

Eh? che è?...... Che c'entra che non capisco niente di moda? Beviti sto caffè e lasciami finire va. Che se io non capisco niente di moda... tu di cinema....

Comunque a riprese iniziate Jean era pronto a mostrare i suoi colpi da Karate Kid belga, quando si ritrovò di fronte a questo:

 
Un costume completamente rosso, grosso e pesante, che gli impediva di compiere i movimenti più semplici, figurarsi i calci rotanti o i colpi del drago nascente di sorta. 

La colpa fu di McTiernan, diciamolo. Ho capito che voleva qualcosa di economico, però che pretese.
Se parti dicendo che volevi un mostro che somigliasse ad una lucertola, con un lungo collo e gli arti lunghissimi, che ti potevi aspettare?

La reazione del responsabile degli effetti speciali, Steve Johnson, fu più o meno questa:

Ma la cosa bella deve ancora arrivare. Nessuno disse a Van Damme che la creatura sarebbe stata invisibile per almeno metà del film e che quello era il costume per le scene in cui l'alieno era invisibile.

Solo a riprese iniziate Jean-Claude venne a conoscenza della cosa.

Apriti cielo. Il delirio

Van Damme, che era convinto che avrebbe avuto la possibilità di mostrare le sue abilità nelle arti marziali contro il protagonista di Commando, non ci vide più. Tra il caldo delle riprese in Messico, la difficoltà di muoversi con quella cabina del telefono ambulante, il malumore per girare un film in cui si e no avrebbe fatto una sorta di comparsata, il morale arrivò sotto i piedi. 

Ma il peggio doveva ancora venire.

Le riprese in Messico continuarono ed erano state girate la maggior parte delle scene dove l'alieno era invisibile o comunque dove non era presente..... quando arrivò uno scatolone. 

Ciò che Van Damme e McTiernan si trovarono di fronte fu questo:

Un papero-rettiliano grosso, goffo e vagamente antropomorfo.

Che se si guarda Howard il Papero al buio e con la giusta luce era deicsamente più credibile e  terrificante. 
"It looked like guy in a lizard suit with the head of a duck," 
rivelò Arnold successivamente. 

Cosa fare? abbandonare un progetto su cui erano già stati spesi dollari, tempo e riprese?

Con, non un pizzico, ma una lancia conficcata nello stomaco, decisero di provare comunque a girare le scene con Van Damme nel costume. 

 Ti ricordi McTiernan cosa disse?
“I just remember looking through the trees and seeing this giant red thing coming at us like this [lumbering movement] - just exactly what we were trying not to have. It was just impossible. I shot a shot. Two shots. Then I sent it back to the studio, saying ‘you really don’t want us to continue with this, do you?’ then they looked at it and said, ‘no way. Stop.’”
Non c'erano speranze. A quel punto gli studios decisero di bloccare la produzione, fino a quando non si sarebbe trovata una soluzione al problema.

Successivamente anche Van Damme lasciò la produzione. Il motivo, solo a pensarci, mi lascia ancora senza parole:
"The costume took about 20 minutes to put on. It was thick rubber and I couldn’t see anything, there was just a small piece to breathe through. I needed cables to move my jaw and head, and it was hard to keep my balance. They wanted me to make a big jump, and I told them, ‘It’s impossible [from that height]. I know my limitations, and I’ll break my legs.’”
Ora spiegami con che coraggio avete chiesto ad uno stuntman di girare la scena del salto nel costume dell'alieno, dopo quello che disse Jean-Claude?

Ti ricordi che fine fece quel povero Cristo?

Si ruppe la gamba! come predetto da Van Damme!

Carne da macello proprio. 

Con Van Damme fuori dal progetto, la produzione si concentrò sul design del mostro, che a questo punto doveva apparire meno agile e più massiccio.

Meno male che Stan Winston si mise sotto, fino a creare, proporre e veder approvato il concept che oggi tutti conosciamo: Il predatore tribale, con la passione per la tecnologia.

Poi il film uscì nelle sale nel 1987 e fu un successo. 

Dopo due giorni sul set,  senza alcuna remunerazione, con enormi difficoltà e con il rischio di spaccarsi qualche osso per nulla, Van Damme non ebbe alcun riconoscimento nella creazione del film (del resto, però, non aveva girato neanche una scena nei panni del nuovo cacciatore) ma quest'esperienza non fu una totale perdita di tempo. 

Infatti fu proprio grazie a Predator paradossalmente che riuscì ad ottenere la parte in Bloodsport, il film che diede il via alla sua carriera. Infatti Menahem Golan.... Eh, si il produttore.

Cazzo però Shane! Allora veramente ti ricordi solo dei produttori che cacciano i soldi?

Dicevo.

Uno dei produttori del film, stò Golan, aveva sentito del suo coinvolgimento nel film di McTiernan e fu talmente entusiasta della cosa che volle a tutti costi scritturare l'uomo nascosto dietro il Predator come protagonista.

Peccato che non sapeva che Jean-Claude aveva abbandonato il film molto tempo prima. Ma vabbè, fu comunque un successo, quindi chissene.

Hai visto? Non sei l'unico che ha avuto difficoltà, quindi tirati su. Anche perché si è fatta una certa e devo ancora scrivere un pezzo per il blog.


Si... è stata una bella serata.

Siii... lo vado a vedere il tuo film, tranquillo.

Si, poi ti chiamo per farti sapere che ne penso.

Dai, notte....

Ah, Shane!!

La battuta dell'uccellino... Non faceva ridere. 


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