JAMES GUNN E LA DISNEY: MALEDETTO FU IL TWEET...
Voglio iniziare con un appello. Giusto per sentirmi un pò in pace con la coscienza e dire di aver fatto un pò di giusto NETiquette.
Molte persone non hanno ancora compreso uno degli aspetti più importanti e allo stesso tempo distopici dei social:
QUELLO CHE SI SCRIVE, RIMANE SCRITTO.
Bisogna smetterla di pensare che il Facebook o il Twitter di turno siano dei bar dove ci si può sedere e parlare di quello che si vuole, senza alcuna conseguenza futura. Non è una chiacchierata. Quello che si scrive rimane lì, visibile a chiunque, almeno fino a quando non viene rimosso e anche in quel caso non crediate che sia finita.
Ora, dopo questa pubblicità progresso, passiamo a quello che è il vero argomento , ovvero la decisione di Disney di licenziare James Gunn. Ormai ne parla chiunque. Se è arrivato addiritura Il Sole 24 Ore a parlarne, vuol dire che l'impatto mediatico che ha avuto la notizia è stato enorme. La domanda che vogliamo porvi è... Perché?
Nemmeno tantissimo tempo fa John Lasseter, co-fondatore della Pixar e direttore creativo della Disney si è dimesso/è stato licenziato a causa di alcune accuse di molestie che erano giunte dopo l'ondata di outing scaturita dal caso Weinstein e che aveva investito anche lui.
Nessuna parola. Nessuno se ne è sbattuto. Se ne è andato in silenzio e bye, bye, micio, micio.
Qual'è la differenza? Perché Lasseter, che tra l'altro rivestiva un ruolo ben più rilevante di Gunn, pur avendo lo stesso pessimo gusto in fatto di abbigliamento, non ha avuto lo stesso impatto?
Semplice. Quello che è successo a Gunn è ingiusto.
Gli Eventi
Tutto ha inizio con la bocca di Gunn (o meglio delle sue dita) che, per quanto lui dice di aver imparato a gestire nel corso di questi ultimi anni, continuano ad avere vita autonoma.
Infatti, il fratello hipster di Puffo Quattrocchi, decide bellamente di blastare Trump su Twitter, accusandolo di approfittare del dolore delle famiglie di bambini uccisi da immigrati per un proprio tornaconto personale, questo a casua di un incontro organizzato tra The President e il gruppo Angel Families, organizzazione che accoglie e aiuta proprio queste famiglie, lo scorso 28 Giugno. In realtà diverse volte Gunn ha manifestato duramente la sua opposizione contraria verso il neopresidente e contro le sue politiche e questo, di certo, non lo ha messo in ottima luce agli occhi dei sostenitori dell'uomo con l'aquila morta in testa.
Infatti, apriti cielo.
Pochi giorni dopo Jack Posobiec, corrispondente di One America News (guarda un pò, un canale via cavo filo-republicano) e supporter del The President, riporta all'attenzione dell'opinione pubblica i famigerati tweet di Gunn.
I tweet sono diversi e spaziano dalle frasi sensazionalistiche, alle battute semi-pedo o total-pedo like, per dilagare poi all'AIDS, alla Polio e allo stupro. La sagra del cattivo gusto e del black humor. Insomma, Gunn nel 2009-2012 la toccava piano.
I tweet incriminati risalgono al 2009-2012, periodo in cui James non era neanche sotto contratto con la Disney. In tutto questo lasso di tempo, il regista, non solo aveva pubblicamente chiesto scusa per quello che aveva scritto, rivelando di aver avuto spesso pensieri suicidi in quegli anni a causa delle difficoltà personali che stava passando, ma aveva reso partecipe la Disney di queste sue vecchie sparate.
Del resto erano su Twitter, mica erano state scritte con ritagli di fogli di giornale e colla.
Tanto basta, però, ad accendere gli animi della massa "Politically Correct" americana, che inizia a reagire male alle vecchie battute del regista.
A questo punto i sensi di topo di Alan Horn si accendono, scatenando i super poteri del Presidente della Walt Disney Studios che, in preda alla classica reazione primordiale di Attacco/Fuga, reagisce nel più Disneyano dei modi: parandosi il culo.
Gli atteggiamenti offensivi riscontrati nei Twitter di James sono indifendibili e incompatibili con i valori dei nostri Studios, e per questo motivo che si è deciso di rescindere la nostra relazione lavorativa con lui.
A poco è servita la risposta di Gunn, pubblicata su Entertainment Weekly:
Successivamente il padre cinematografico dei Guardiani della Galassia ha continuato su Twitter:Le mie parole di quasi un decennio fa erano, all’epoca, degli sforzi vani ed infelici di essere provocatorio. Me ne sono pentito da anni - non solo perché erano stupide, per niente divertenti, prive di ogni sensibilità, e certamente non provocatorie come speravo, ma anche perché non riflettono la persona che sono oggi o che sono diventato da parecchio tempo. A prescindere da quanto tempo è passato, capisco ed accetto la decisione professionale presa oggi. Anche tutti questi anni dopo, mi prendo la piena responsabilità per il modo in cui mi sono comportato all’epoca. Tutto ciò che posso fare ora, oltre ad offrire le mie più sincere scuse, è di essere la miglior persona che posso: aperto, comprensivo, impegnato per l’uguaglianza, e soprattutto più cauto nel formulare le mie dichiarazioni pubbliche e nelle occasioni di discussioni in pubblico. A chiunque fa parte dello showbusiness ed oltre, offro di nuovo le mie più sincere scuse.
Molte persone che hanno seguito la mia carriera sanno come ho cominciato, mi vedevo come un provocatore, facevo film e battute oltraggiose e taboo. Come ho detto pubblicamente molte volte, sono cresciuto come persona, e così il mio lavoro ed il mio umorismo.
Non voglio dire di essere migliore, ma sono una persona molto, molto differente da quella che ero qualche anno fa; cerco di dare una base al mio lavoro nell’amore e nella connessione, e meno nella rabbia. L’epoca in cui dicevo le cose solo per scioccare e provocare reazioni è finita.
Facevo un sacco di battute offensive. Non lo faccio più. Non biasimo il me stesso di un tempo, ma mi piaccio di più adesso, e mi sento molto più un essere umano pieno ed un creatore oggi
I Valori della Disney
Tralasciando tutta la questione politica e "complottistica" della pubblicazione "ad orologeria" di questi vecchi tweet, passiamo al cuore della questione:
I VALORI DELLA DISNEY
Quelli che vengono evocati anche dalla dichiarazione di Horn.
Ma di quali valori stava parlando?
Il buongusto? La sensibilità? Il perdono? La clemenza? La pazienza? Quali?
No, perché i valori che stanno trasparendo da questa vicenda sono altri:
1) L'IPOCRISIA E L'INCOERENZA: perché se siete la Major dei buoni sentimenti, probabilmente prima di impartire lezioni dovreste ricordarvi la miriade di film sessisti e razzisti che avete pubblicato in passato e avreste dovuto dare supporto ad uno dei vostri registi di maggior successo degli ultimi anni;
2) L'INGRATITUDINE: perché non ci avete messo neanche una settimana per sbatterlo fuori, pur avendovi fatto guadagnare 1637 milioni di dollari, dettando la linea comica dei successivi film dell'UCM;
3) L'INCLEMENZA: perché non siete stati in grado nemmeno di perdonare una persona che ha commesso un errore 10 anni prima di entrare a far parte della vostra Major, dopo che si era già scusato e che, tra l'altro, non vi aveva neanche nascosto;
Chiunque nella vita può commettere degli errori più o meno gravi, ma è la forza con cui si cerca di riscattarsi successivamente che fa di un uomo quello che è.
Per la Disney, evidentemente, non è così.
Peccato, ha perso un'occasione.
Peccato, ha perso un'occasione.
Qualcosa, però, si Muove...
Questo non vuol dire che James Gunn sia solo. Oltre ai suoi fans, anche diverse personalità di spicco, sia appartenenti all'UCM che al di fuori, hanno già mostrato la loro solidarietà verso il regista.
Il primo a farlo (e ci fa un enorme piacere che sia stato lui il primo) è stato Dave Bautista:
James Gunn è una delle persone più amabili, piene di attenzioni e di buona indole che abbia mai incontrato. È gentile e cortese e tiene moltissimo a persone ed animali. Ha commesso degli errori. Lo facciamo tutti. NON sono d'accordo con ciò che gli sta succedendo.
Aggiungendo:
Cosa farete quando i #cybernazisti vi attaccheranno? Chi sarà dalla vostra parte? Chi prenderà le distanze con codardia? Chi vi punirà per delle orribili BATTUTE che avete fatto anni fa invece che difendervi per aver ISPIRATO milioni di persone? MILIONI! #Redenzione #Ingiustizia @JamesGunn.
Ciò che è successo è molto più grande di Guardiani della Galassia 3, James Gunn, me stesso e la Disney. È stato un attacco #cybernazi che ha avuto successo. A meno che non ci uniamo contro questo schifo, che vi siano o meno persone offese da ciò, andrà sempre peggio. E potrebbe succedere a chiunque.
Pom Klementieff (Mantis) sul suo quaderno:
— Pom Klementieff (@PomKlementieff) 23 luglio 2018
Siamo Groot. Siamo una famiglia. Siamo Uniti.
Mentre Zoe Saldana e Chris Pratt, hanno deciso per il momento di rimanere in disparte, buttando un likino ogni tanto verso i tweet dei compagni, in attesa della rivelazione divina che indichi la giusta via.
Anche Selma Blair, attrice che era stata aiutata da James Gunn quando aveva deciso di denunciare le molestie sessuali subite da parte
del regista James Toback, ha rilasciato su twitter queste splendide parole:
James Gunn ti ringrazio per il tuo talento, la tua educazione e la tua evoluzione come uomo. Mi hai appoggiato in un momento molto spaventoso, e mi hai guidato verso la cosa buona e giusta da fare. Hai mostrato forza di carattere più della maggior parte delle persone che conosco. Tu mi hai capita.
[…] Assumete di nuovo James Gunn! Perché se le persone vengono punite nonostante il loro cambiamento, cosa insegnamo alla gente a proposito del capire i propri errori ed evolversi? Lui è una brava persona.
Si, perché i fan questa volta non ci stanno. Sarà per quel viso che ricorda il nerd che ti sedeva a fianco al liceo, sarà per quei capelli che, non si capisce come, riescono ad essere sempre più sconvolti, sarà perché James Gunn è il fratello della vera "Star delle Star", ovvero Sean Gunn, alias Kirk in Una Mamma per Amica, i Gunn lovers hanno fatto partire una petizione per riportare James alla guida dei Guardiani della Galassia Vol. 3, petizione che al momento è a quota 260.980 firme.
Io l'ho firmata (il Simbionte non ha la cittadinanza terrestre quindi per ora si mangia le mani), Nel caso foste interessati, questo è il link che porta alla pagina di Change.
Ora, sappiamo cosa state pensando.
Le petizioni sono inutili. Vivete nel mondo dei sogni. La Disney non potrà mai cambiare idea.
Può darsi.
Le petizioni sono inutili. Vivete nel mondo dei sogni. La Disney non potrà mai cambiare idea.
Può darsi.
Vogliamo ricordarvi però che, tanto tempo fa, un uomo pronunciò questa frase:
Se puoi immaginarlo, puoi farlo.
Attenta, cara Disney.
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