GODZILLA KING OF THE MONSTERS: ANALISI DEL TRAILER E SPECULAZIONI

Il Re è tornato e questa volta si è portato dietro i suoi amici di una vita. Insieme al suo più iconico nemico.

Il trailer di Godzilla King of the Monsters, rilasciato in diretta mondiale durante lo scorso Comic Con di San Diego, mantiene alta la barra dell'aspettativa per il prossimo blockbuster del lucertolone atomico, ma promette anche molto di più.

Epicità. Antichi Culti e soprattutto.... VIUUULEENZAAAA!!!

Diciamo subito che nessuno si aspettava un trailer del genere. Un equilibrio perfetto tra vedo e non vedo. Scene violente ad hoc e soprattutto un elemento che è sempre mancato a questo genere di film, anche nella versione di Gareth Edwards: l'Epicità. 

Epicità. Perché non ci hanno pensato prima? Sarà perchè le versioni giapponesi riproponevano quella struttura da "Teletubbies" che riusciva sempre a strapparti un sorriso, ma ovviamente riduceva tutto l'aspetto epico dello scontro ad una macchietta. Nemmeno la versione di Edwards, nel suo tentativo comunque riuscito di mantenere il tono del film su un piano più fisico, ricalcando lo stile dei vecchi film giapponesi, è riuscita a riplasmare questa icona del cinema moderno, in una chiave più seria o comunque nuova. 

Stiamo parlando comunque di veri e propri Titani che, in barba all'impotenza umana, si scontrano con raggi atomici, fulmini saettanti e vampate infuocate, capaci di radere al suolo intere metropoli. Forse un pò di epicità potrebbe starci, che dite?

Il trailer, non mostrando molto degli scontri veri e propri, pone delle ottime basi per alcune speculazioni. Allora cosa aspettiamo? Speculiamo un pò su quello che potrebbe accadere. 

Il trailer inizia con Millie Bobby "numero 11 di sfondamento" Brown intenta a guardare non so cosa e non si sa perché con un binocolo il cielo, per poi voltarsi impaurita verso la bandiera americana (fenomeno più comunemente noto come Trumpofobia), mentre una voce in sottofondo, annuncia l'inizio dell'estinzione della razza umana, a causa degli umani stessi. All'improvviso, nuvole minacciose corrono ferocemente verso di lei che, scordandosi completamente di aver sconfitto un mostro proveniente da un'altra dimensione, si ripara all'interno di un edificio. 

Cambio di scena e si scopre che la causa di quelle nubi sono la Warner Bros e la Legendary.

Probabilmente la Brown ha avuto il sentore di poter fare la fine del DC Universe e giustamente si è messa al riparo. 

Si scopre che la voce che sta profetizzando la fine della razza umana altri non è che la dottoressa Emma Russel (Vera Farmiga nel mondo reale). 

Qui possiamo già trarre alcune informazioni. 

Già da questi primi minuti si può infatti evincere che le possibilità sono due:

1) O la dottoressa Russel è riuscita a trovare il miglior filtro su Snapchat che si sia mai visto, portando a galla le invidie di tutto l'esercito americano;

2) O la dottoressa Russel è il cattivo di turno;

In effetti la seconda possibilità sembra la più plausibile. Il discorso che porta avanti è degno del più classico dei cattivoni "L'umanità è il male.... I legittimi proprietari sono i Titani etc.. etc...".  Come darle torto?

Il tema dell'umanità come virus non è assolutamente nuovo, neanche nei film classici di Godzilla, dove però viene rielaborato in maniera indiretta. L'umanità è si la causa della sua stessa estinzione, ma lo diventa per diversi fattori X (inquinamento, radiazioni, ricerche scientifiche e altro) che scatenano in un secondo momento o creano queste super creature. 
Qui probabilmente vedremo proprio il classico personaggio borderline che per un motivo, momentaneamente, ignoto, vuole riportare l''ordine sulla Terra.

Il trailer continua. Il monologo riprende definendo i Titani come i "legittimi governanti" e indicandoli come l'unica garanzia che la vita continuerà ad andare avanti, ribadendo indirettamente che noi esseri umani siamo un errore nel percorso di questo pianeta e che i Titani sono gli unici legittimati a sopravvivere e a dettare legge. Durante questo nuovo delirante discorso, scorrono delle immagini molto interessanti. 

Prima di tutto, si vede un sottomarino, con il ben noto Ken Watanabe (Mr. giapponese che almeno una volta nel film dovrà pronunciare il nome corretto di Godzilla) all'interno di un sottomarino che entra in quello che sembra essere un Regno sommerso. Lungo la parete dell'ingresso si intravedono dipinti rupestri che mostrano chiaramente Godzilla mentre viene venerato da antiche tribù che probabilmente dominarono questa Terra molti secoli orsono. 

A parte il chiaro accostamento Godzilla = Dagon, questo ci porta ad un altro importante spunto. 

Nelle immagini post credits di King Kong: Skull Island, vengono rinvenuti dei reperti che mostrano effettivamente i Titani. In alcuni di essi si possono vedere chiaramente delle figure antropomorfe intente a combattere e/o a venerare queste bestie. 
Nell'ultima scena si vede come Godzilla e King Ghidora si siano già scontrati. Il punto è cosa è successo e quale è stato il ruolo di Mothra e Rodan. 

Possibile che Godzilla si sia scontrato da solo contro il trio Medusa spara fulmini?

Difficile dirlo con certezza.

In un primo momento, senza riflettere, ho ipotizzato che semplicemente Godzilla and Friends hanno sconfitto insieme il drago alieno a tre teste, ma ragionandoci meglio, forse non è così. 

Nell'affresco rupestre Godzilla appare solo, non ci sono altri Titani nella raffigurazione. Inoltre Mothra, nel film si trova ancora in uno stato larvale. A meno che non avesse già combattutto in questo stato (impossibile) questo vuol dire o che si tratta di un nuovo Mothra (o per meglio dire un cucciolo di "Mothra") o che è la prima volta che prende parte allo scontro. 

Prima, però, di lanciarci in ragionamenti pirandelici, proseguiamo con il trailer. 

Inizia quindi la super carrellata dei Titani, in un sapiente vedo-non vedo che consente di dare il minimo spazio a tutti, giusto per farceli assaporare. 

Ovviamente si inizia con il Re che però non appare per sua diretta volontà. Sono gli "Altri" (Monarch o esercito bisognerà vedere) a cercarlo ed a trovarlo sul fondo dell'oceano, forse proprio in quel regno sommerso di cui parlavamo prima. 

Piccola nota. Ad un certo punto appare Sally Hawkins abbastanza presa dalla visione del lucertolone. Per chi non l'avesse riconosciuta, ha interpretato anche Elisa Esposito ne La forma dell'Acqua. Ora, lo sguardo che ha mentre guarda Godzilla mi ha dato tantissimo un senso di Milfaggine, della serie "Se con il Dio dei fiumi mi sono divertita, con questo altro che botti d'artificio". Disagio. 

Dopo King Ghidora congelato come un polaretto Dolfin, arriva il turno di Mothra. Soffermiamoci un attimo su di lui. 

La scelta di inserire una ragazzina (11, per intenderci) ad interagire con la larvo/farfalla divina non è un caso. Nelle sue trasposizioni nipponiche Mothra ha quasi sempre avuto la possibilità di interagire con delle giovani ragazze, di solito gemelle, che con il loro canto o semplicemente grazie alle loro preghiere, consentivano alla Dea di mostrarsi ed infine evolversi nella sua forma finale. Queste gemelle erano di solito fate che in film e modalità diversi, interagivano con la Dea e interpretavano i suoi voleri. 
Tra l'altro Mothra è uno dei pochi Kaiju della serie di Godzilla ad aver avuto per la maggior parte del tempo un ruolo di "guardiano", essendo stato prima difensore della cultura e delle tradizioni del Giappone, poi con il passare del tempo della Natura in senso più generale. 

La scelta di inserirlo nel film e di metterci una ragazzina come portavoce indica due cose: 
  • Un grande rispetto e studio del mostro, rifacendosi completamente ed in maniera rispettosa alla tradizione cinematografica da cui proviene (poi può darsi che Millie le rutterà in faccia insultandola eh, mandando a quel paese tutta l'analisi); 
  • Il probabilissimo ruolo sacrificale che Mothra avrà all'interno del film. Ora non si capisce ancora se sarà effettivamente lui a dare il colpo di grazia a Ghidora, ma sicuramente avrà un ruolo fondamentale nella sua sconfitta.
Arriva, quindi, di nuovo il turno del Denver atomico che, rialzandosi in piedi dalle acque come fosse nella vasca da bagno, spara un enorme raggio che si disperde nel cielo. Sicuramente un segnale, ma per chi? 

Con ogni probabilità una sorta di Challenge Accepted rivolto a Ghidora. 

Ritorna quindi il turno di Mothra che dispiega le ali, sotto una cascata, mostrandosi in tutta la sua magnificenza. 

Poi tutto ad un tratto appare lui: Rodan

Dovete capire che Rodan, per chi come me è un fan dei Godzilla Movies, sta a Godzilla come Luigi a Super Mario: un eterno secondo. Era sempre quello più sfigatino, un uccello che svolazzava malamente nelle varie scene in cui appariva e veniva sempre eclissato dall'epicità del pupazzone di Godzilla e degli altri protagonisti presenti in quel momento. Adesso è un super uccello/pterodattilo infuocato Fenice Style, che esce dai vulcani (la scena più figa del trailer), che distrugge cittadine al solo passaggio e jet militari con una zampata. Troppa epicità per un solo uccello. 


E' come se rivedeste la ragazza un pò sfigatina del liceo, che aveva una cotta persa per voi e a cui avete dato buca perché, in fondo, siete delle brutte persone e scopriste che dopo tutto sto tempo è diventata multimilionaria ed una strafiga della Madonna. Un colpo al cuore.

Ma perché si scatena l'ira di Dio, anzi l'ira degli Dei? E' il momento di tirare un pò le somme. 

Abbiamo acclarato che la dottoressa Russel avrà un ruolo chiave, insieme ovviamente a sua figlia e che con ogni probabilità, vista la tipologia di discorsi presentati nel trailer, sarà lei la causa scatenante del pandemonio. Questo viene ulteriormente avvalorato dalle scene immediatamente successive all'arrivo di Rodan, dove la dott.ssa si scusa con la figlia che l'accusa di essere un mostro. 
Perché arrivare a dire che la madre è un mostro? con ogni probabilità sarà lei direttamente o indirettamente a liberare Ghidora.
Ecco, quindi la mia supposizione finale. 

La dott.ssa Russel, lavorando indipendentemente per Monarch, riesce a trovare tutti i Titani o perlomeno a localizzarne la maggior parte. A causa della ipotetica perdita della sua seconda figlia (infatti sia nello sfondo del tablet che nella foto di famiglia, oltre a Millie, insieme ai genitori c'è anche un'altra bambina che, però, non appare per tutto il trailer), decide di liberare Ghidora, forse per riequilibrare le forze in campo dopo l'apparizione di Godzilla. Ovviamente, la cosa sfugge al suo controllo e scatena l'apocalisse.
Una volta scatenata la furia dell'alieno a tre teste, Godzilla, Rodan e Mothra, con l'aiuto degli altri esseri umani i primi due e con l'aiuto e l' invocazione della Russel Junior per la farfalla divina, partiranno autonomamente per combattere il nemico comune, pur non essendo legati in alcun modo tra di loro. Ovviamente poi mazzate da orbi.  

Ma il trailer non è ancora finito.

Pur non essendoci più scene spulciabili narrativamente, iniziano quelle più d'azione e spettacolari  con i fulmini di Ghidora che distruggono la base, macchine overpowered che abbattono cancelli e devastazioni di città tra fuoco, fulmini, uragani, senza parlare di enormi sagome di draghi a tre teste che si dirigono minacciosamente verso quella che sembra una sorta di veivolo volante, con ogni probabilità della Monarch. 

L'apocalisse insomma. 

All'improvviso, però, il silenzio. 

Tutto tace per alcuni secondi. La musica smette. Lo schermo è vuoto.

Poi appare LUI. 

Il Lannister per eccelenza, Charles Dance, che in soli 3 secondi riesce a dare un senso a tutta la saga del Monsterverse:

"Lunga Vita al Re"

Il cuore non regge. Il cervello manda impulsi incontrollabili. Applausi. Standing Ovation. 

Roba da dare il 70% degli incassi a chi ha pensato di inserire questo slogan all'interno del brand, il 20% a chi ha fatto il montaggio di tutto il resto del trailer e il restante 10% a Tywin "rendotuttoquellochedicofigocomenonmai" Lannister. 

E poi ancora Rodan ultrafaigo, che ad un certo punto esclami "EBBASTA MO", Undici che guarda Jet volare a destra e  manca, uccelli incandescenti, distruzione, temporali e a chiudere il discorso il Re, che arriva sulla terra ferma con il suo squadrone della morte umano a supporto, ringhiando ancora una volta "MO SO CAZZI, GHIDORA".

E poi, boh, perdi la cognizione del tempo e dello spazio e ti ritrovi a dover aspettare un anno per poter vedere sta meraviglia di film e pensi ai 1001 modi per ibernati Ghidora style all'istante. 

Nel frattempo c'è chi aspetta nell'ombra, pronto a lanciare il guanto di sfida.







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